Ciao, sono simone e sto troppo al PC. Però che ci vuoi fare… mi da soddisfazione! Vivo con due bimbe meravigliose, Elisa, le sue piante e tre lumache. Qui sopra abbraccio Lea. La grande invece è Camilla e siamo già in area “chiedimi il consenso prima di usare le mie foto online“.
(foto credits: Elisa Biagi)
I miei clienti degli ultimi 20 anni
Qui altri clienti di progetti SEO (pagine storicamente aggiornate poco!).
Amo le persone curiose, se sei una di queste e ti stai chiedendo come sono arrivato qui, tieniti forte!
simone “Valter Geminiano” Righini: una Mini autobiografia ragionata
Assieme a mia sorella Silvia, sono nato in una famiglia di imprenditori, tecnicamente abbiamo abitato e vissuto in un hotel per tutta l’infanzia. Fino ai 15 anni ho viaggiato poco nulla, perchè il mondo entrava a casa mia… ben prima di internet 😀 Avevo amici da tutta Italia, che però incontravo per 14 giorni l’anno, in modo intenso, poi tornavano a casa loro e rimanevo solo a farmi domande sul senso della vita, ben prima di scoprire la guida galattica.
Verso l’adolescenza sono arrivati un po’ di fulmini e temporali. I miei si sono separati, spezzando l’azienda oltre alla famiglia che nel frattempo era cresciuta, e così ho scoperto la crisi; un hotel di successo rivela un nuovo mondo nascosto terrorizzante ma affascinante: commercialisti, investimenti, fideiussioni, passioni, paure, demoni… e debiti, sempre sull’orlo del fallimento.
A quel punto ho avuto la fortuna di avere due genitori con le palle, mia madre che si è presa carico dell’azienda da sola, mio padre che a 50nt anni si è ricostruito una vita, tecnicamente da zero, mettendo a frutto l’esperienza in politica e nel management degli hotel.
Verso la fine della crisi, nella fase di assestamento ero disposto a mollare la scuola per dare una mano alla mamma, lei ha vigorosamente rifiutato e così ho continuato a studiare, concludendo l’ITIS, informatica, soprattutto grazie alla presenza di un prof clamoroso, Paolo Ollari.
Poi è arrivata una fase di incredibili fortune, inaugurata da mia cugina Candida che mi presenta Gianni degli Antoni, il quale mi sconsiglia di fare l’università, poi non si accontenta e mi presenta Stefano Quintarelli, il quale mi coinvolge in Equiliber e nel turbine di post-cibernetici che ancora fluttuava su Milano, alcuni a cui ho proprio voluto bene e che forse conosci: Zamperini, Tripaldi, Tagliapietra, Valdemarin, Basso, Lanza… Cosenza.
Mi iscrivo a scienze della comunicazione, seguo il corso di sociologia, e mi basta, GDA aveva ragione come nell’87,5% delle sue previsioni, ma sai com’è, anche allora preferivo sbagliare da solo piuttosto che seguendo suggerimenti. Imparo la lezione e dopo 6 mesi mollo l’università. Mio padre mi presenta il mitico Umberto Emiliani, il quale mi rimanda ad un colloquio con un giovanissimo Alessandro Riccomini al quale mostro i miei esperimenti sul web (un blog nero con scritte verdi che si chiamava Back-Up). Settimana dopo inizio a lavorare come web designer a LTT, per la Provincia di Parma, intanto seguo un master in psicologia. Anni epici di siti internet e dirette web fatti con lo scotch ed i modem. Dopo due anni e mezzo di web agency, mi arriva quella che Joyce avrebbe chiamato un’epifania. Una raccomandata non mi trova e resta in posta, così prendo un’ora di permesso dal lavoro per andare in fila. Con mezz’ora di ritardo rientro in ufficio, in pausa pranzo apro la busta ed era una multa. Capisco che devo cambiare, tutto.
Mi prendo qualche mese per riflettere, poi mi licenzio per scoprire un po’ di vita, trovo collaborazioni freelance, ma ignorando l’autodisciplina… e neppure il mondo! Un paio di progetti grossi non mi pagano e dopo meno di un anno sfioro la depressione. Mollo tutto e torno da mio padre, che mi trova un posto da lavapiatti-commis, in un hotel di Aviano. Quando alla reception hanno bisogno di una mano con la tecnologia chiamano me. Lo chef s’incazza e durante un’epica sfuriata mi dice “se qui… tutti facessero quello per cui sono nati, non avremmo tutta questa merda in giro“. Non la prendo sul personale, non mollo. Lui invece sclera e fa sapere al capo che non mi vuole più vedere.
Al chè, il capo mi passa al catering, la gioventù in hotel mi aveva insegnato a voler bene ai clienti, poi aiuto ad organizzare congressi, matrimoni, e spesso ruoto sul turno di notte alla reception dell’hotel, preparo le colazioni per i generali della Base USAF di Aviano, vescovi e contractors. Uno di questi, Neil si trova col figlio piccolo con un problema ai denti e terrorizzato dal dendista. Vado a tradurre per tranquillizzare il piccolo Tanner. Neil mi invita a conoscere la base dall’interno, durante un giro nel loro mall mi sento strano, Neil mi da una pacca sulla spalla e mi dice “it’s normal, it’s information overload“, capisco che il mondo è grande, molto più grande di quello che pensavo. Scopro WordPress e passo le notti rifacendo il sito internet dell’hotel oltre che a mandare CV tra Sardegna e Torino. Dopo 105 cv inviati, trovo 3 colloqui, tutti in Sardegna. Oggi direi che ho avuto un ottimo conversion rate, all’epoca ero sconvolto dal numero di invii che mi era sembrato altissimo.
Trovo una startup che mi da fiducia, si fa il 2007, mi trasferisco in Sardegna dove rimango due anni a lavorare nella SEO e nell’email marketing, trovando persone straordinarie e conoscendo quel mondo antico che ancora dorme sull’isola, risvegliato solo dai canti sacri. Aiuto a fondare un coro a 1000mt in Barbagia (Fonni). Nel primo anno il prodotto su cui lavoravo passa da 80 a 800 di fatturato. Vorrei diventare socio, ma solo 2 soci su 5 accettano, imparo che il successo senza amicizia non sta in piedi. Però a quel punto mi stacco, torno in continente (Sardigna no est italia), apro la p.iva, torno in contatto con la vecchia web agency e inizio a gestire progetti SEO di varie dimensioni. Un contatto conosciuto online (Matteo Monari) mi coinvolge per fare la parte di integrazione SEO tra due società acquisite dal gruppo Populis, Blogo (ex-Magnocavallo) e Blogosfere (ex-Montemagno), resto nove mesi prima di capire che il progetto era bello ma completamente cannato.
il Quinta mi fa conoscere Luigi Orsi Carbone e Davide Marrone, li aiuto a costruire Skebby, ci mettiamo 2 anni a raggiungere il primo milione di iscritti, ma non si fattura col B2C, è troppo presto, non c’erano neppure le connessioni dati… troppo symbian, android lanciava i primi vagiti. Continuo a fare esperienza con progetti SEO. Tramite Monster ricevo una proposta da booking.com per andare in Olanda col ruolo di seo manager, mentre sto per accettare il Quinta mi chiama per rilanciare il digital di Sole24ORE, Radio24 e l’ecommerce, tutto assieme. Così scelgo la sfida e resto in Italia, o meglio, inizio a conoscere l’Italia. Nasce Camilla. Dopo un anno e mezzo il Quinta si va in parlamento, io avevo raggiunto tutti i miei obiettivi, non mi trovavo col nuovo management e torno a collaborare con Skebby. A quel punto si inizia a fare sul serio e in tre anni i founder fanno l’exit. Vengo “ceduto” col pacchetto e conosco i primi M&A, con l’arrivo di Gruppo Mobyt vivo anche la quotazione in borsa, poi l’OPA da parte di HgCapital, che crea Commify. Con i nuovi manager dall’Inghilterra cambia la gestione aziendale, decido così di liquidare le mie stock ed esco.
Nel 2015 Andrea Rangone ha bisogno di SEO, Luigi e Antonio Ghezzi (collega di Università del mio tastierista e amico Andrea Giavarini) gli parlano di me e iniziamo a collaborare, chiedo ad Eugenio impegno sulla parte esecutiva, io faccio consulenza strategica e mettiamo le basi per il traffico del Network di Digital360. Comincio a razionalizzare la mia vita, taglio rami secchi di progetti finiti male o mai decollati e metto la testa a posto… e anche il cuore! Nel 2019 Elisa ed io ci sposiamo, 2020 in pieno lockdown nasce Lea. Anche grazie alle riunioni migrate su Teams, lavoro sempre più spesso con Rangone, allora metto da parte le paure per le fregature passate e mi lancio a testa bassa nel suo progetto. Dal 2021 supervisiono tutta la generazione di traffico per il network e per gli oltre 100 clienti B2B dell’area Martech. Sono anni straordinari, il team SEO arriva a contare 9 persone, mentre il gruppo arriva a 1000. Inizia l’espansione internazionale in Spagna e Latam con acquisizioni e migrazioni. Il gruppo sfiora i 100 milioni di fatturato (eravamo a 10 nel 2015!), e poi di nuovo un’OPA, stavolta da parte di Three Hills Capital. In pochi mesi cambia tutto.
A marzo 2024, dopo 9 incredibili anni lascio il Gruppo Digital360 ed inizio a seminare per un mio nuovo progetto personale che possa mettere a fuoco quelli che ho scoperto essere i miei tre valori guida: innovazione, trasparenza e riconoscenza.
ed eccoci qui!
Qui trovi i miei contatti
- Linkedin (più aggiornato di questa pagina, almeno lato progetti,
- e-mail (rispondo sempre, appena riesco)
- ho un canale telegram che aggiorno con le cose interessanti che scopro
- ho un piccolo podcast
Mini storia di Go@SEO
Nelle pagine di questo sito potete trovare la celebre mini guida per principianti del posizionamento, le informazioni per ricevere un preventivo di ottimizzazione SEO, capire come si struttura un progetto SEO e vedere alcuni successi di posizionamento siti. Cose vecchie che per l’epoca erano significative.
pubblicazioni online
pubblicazioni cartacee
- Pianificare una strategia per vendere sui motori di ricerca, Uscita 12 – Collana Master24 – Gruppo 24 ORE – 2012
- Blogout – 13 diari dalla rete
2003 – editore Novecento Libri
se invece ti annoio, guardati questi:
- Ted Conference (school kills creativity ecc.)
- Severn Suzuki alle Nazioni Unite (un punto di vista sulle cose del mondo)
- Le recensioni di documentari dedicati ai videogiochi
i miei documentari preferiti
- Sardegna Abbandonata (per evidenti motivi)
- Essere intelligenti si impara
- the Anti-CEO playbook
- Il mondo che abbiamo perduto (un museo grande come il mondo)
- the yes men fix the world (attivisti spudorati)
- Cowspiracy (ciò che neanche Greenpeace vuole discutere)
- Exit Through the gift shop (il documentario di Banksy)
- the wild blue yonder (la miglior colonna sonora di sempre)
- Food inc. (triste storia del cibo)
- Story of Stuff (triste storia della produzione industriale)
- Il suolo minacciato (triste storia della cementificazione)
- Inside Job (it’s a wall street government)
Come spendo i soldi che guadagno
Tendenzialmente sono taccagno e viaggio malvolentieri, ho un’automobile (controvoglia), ho un appartamento grande a Fidenza e uno piccolo a Salsomaggiore Terme, cerco di comprare cose italiane, ho quote di Digital360 s.p.a., Komfort s.r.l. e DEA Marketing s.r.l. (in liquidazione). Ho invece le mani bucate se si tratta di scuola e corsi di formazione, sia per me che per tutte le donne di famiglia.
Abbiamo un piccolo pezzo di terra (eredità del nonno Valter, a Fidenza) dove Elisa pianta alberi senza scopo di lucro (puoi farlo anche tu!).
Queste sono le attività che sostengo economicamente:
- Bullet Network: contenuti generati di alta qualità per i C-level con poco tempo da perdere
- Progetto di rinaturalizzazione del Podere Istrice
banca eticasono stato socio per oltre 10 anni, sono uscito nel 2023 deluso dalla gestione tecnologica e dalle proposte commerciali su investimenti “etici” che non mi sono sembrati tali. Ora cerco alternative perchè il tema mi interessa moltissimo! Nel frattempo sono anche nati i parametri ESG per cui è anche più obiettivo di prima affrontare il discorso.- OpenPolis (portatori di trasparenza politica in italia)
- ICIJ (consorzio internazionale del giornalismo investigativo)
- radio popolare (perchè fanno microfoni aperti per radio)
- videogames indie (tipo FTL)
- musicisti geniali (tipo Andy Rehfeldt)
- Don Chisciotte Podcast (guida rapida a micro-macro economia)
- Phastidio Podcast (economia incazzata)
- Liberi Oltre Podcast (esteri, scienze, divulgazione informata)
Sogni
Se ti interessano i miei sogni, al momento vorrei cantare in un coro polifonico (quando stavo in Sardegna cel’ho fatta per un periodo, ma ora in Emilia Romagna è dura trovarne uno che mi piaccia). Per vari anni, una volta l’anno mi sono costruito il coro in casa e ho cantato al Memorial Demetrio Stratos di Scipione (PR), adesso sto meditando un nuovo progetto, sempre dedicato all’improvvisazione.
con chi non lavoro
Per scelta personale non accetto lavori in questi settori: armi ed eserciti, gioco d’azzardo, pornografia/escort, cartomanti/chiromanti, gruppi religiosi, partiti/esponenti politici.
Foto alta risoluzione per la stampa
Photo credits: Jacopo Emiliani.
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