Google sperimenta il boicottaggio degli editori: test dell’1%

Come sarebbe il web senza le notizie degli editori professionali? Gli appassionati di fantascienza distopica ameranno il nuovo esperimento di Google:

Il test consisteva nella rimozione dei contenuti di notizie (articoli e snippet) da tre principali piattaforme Google: Search, Discover e Google News, per l’1% degli utenti in determinati mercati dell’Unione Europea. Questo esperimento ha misurato:

  • Il comportamento degli utenti in assenza di contenuti giornalistici.
  • L’impatto sul traffico verso i siti degli editori.
  • Le dinamiche economiche tra piattaforme e editori, specialmente in termini di monetizzazione dei contenuti da parte di Google.

Aggiornamento 21 marzo 2025: Google ha pubblicato i risultati: 🍵 Riassunto: Google ha scoperto che può rimuovere gli editori senza perdere fatturato, e userà questa informazione nelle prossime trattative.

L’unica nota positiva, nel blogpost trionfante del 21 marzo 2025 finalmente hanno dichiarato la motivazione effettiva che li ha spinti ad effettuare il test: non la richiesta da parte dell’UE (come avevano detto nello scorso post) ma bensì “to address a number of inaccurate reports that vastly overestimate the value of news content to Google.“.

⛔ Quindi nessuno ci capiva nulla, tranne loro.
✅ Loro fanno un test, senza nessun tipo di scrutinio dall’esterno
✴️ Loro ci danno i dati su cui riflettere
👩‍🏫 Loro ci leggono i dati e ce li spiegano.

Andando a vedere i loro dati in ogni caso sono evidenti gli impatti “a catena” anche su quella piccola coorte di utenti, che accede di meno a Google.

Essendo un ecosistema, togliere un motivo d’ingresso non è sufficiente per far calare l’uso complessivo dell’ecosistema (soprattutto dato che NON hanno avvisato le persone che facevano parte dell’esperimento, e che quindi hanno continuato a vedere contenuti dei vari blog all’interno di Google News). Però il re è nudo, a forza di togliere motivi per accedere al loro ecosistema, ad un certo punto la tendenza si inverte.

💡 Ed è precisamente questo a cui non vogliono farci pensare.

Al di là dei dati e del contendere, a me sono molto chiare le armi in mano all’attuale monopolista dell’accesso alle risorse pubbliche di internet:

  1. Google selettivamente rimuove o censura contenuto per utenti specifici
  2. Google agisce in modo consistente su gli utenti selezionati senza che questi possano mai accorgersene

Se queste due informazioni non sono sufficienti per farvi scegliere di usare qualsiasi altro motore di ricerca, non so che dire 🙂

Post originale del 14 novembre 2024:

Il test sarà condotto, come da tradizione Google, senza informare gli utenti che si trovano all’interno di test.

Come siamo arrivati a questo punto?

Giugno 2021: La Direttiva Europea sul Copyright (EUCD) entra in vigore.
Obbliga gli Stati membri a recepirla nel diritto nazionale. L’Articolo 15, che riguarda i diritti degli editori per l’uso dei loro contenuti da parte delle piattaforme digitali, diventa un tema centrale delle discussioni

2021–2022: Implementazione in Francia.
La Francia è tra i primi paesi a far rispettare l’Articolo 15. Google inizialmente si oppone ai pagamenti per i “frammenti” (snippets) di notizie, sostenendo che il traffico generato verso i siti degli editori fosse già un beneficio. Dopo negoziati e pressioni regolamentari, Google accetta di stipulare accordi di licenza con gli editori francesi, stabilendo un precedente importante.

Implementazione in Germania:
La Germania segue un percorso simile, con editori che creano consorzi per negoziare collettivamente con Google e Facebook. Nascono dispute sul tipo di contenuto coperto e sui criteri per calcolare i compensi.

2023: Scrutinio della Commissione Europea.
La Commissione inizia a esaminare gli accordi di Google con gli editori, solleva dubbi sulla trasparenza e sull’equità delle condizioni. Google viene accusata di sfruttare la sua posizione dominante per pagare meno gli editori.

Richieste di Trasparenza:
Regolatori e editori dell’UE richiedono maggiore trasparenza sui dati relativi al traffico, alla condivisione dei ricavi e all’impatto della visibilità delle notizie nei motori di ricerca, preparandosi a sperimentazioni come quella annunciata nel 2024.

Ed eccoci al presente con… il colpo di scena!

2024: Esperimento di Google (Novembre 2024):
Invece di pubblicare dati (di cui già ampiamente dispone) Google annuncia un test che rimuove i contenuti di notizie per l’1% degli utenti in alcuni paesi dell’UE (tra cui Italia e Spagna, la Francia invece è stata sospesa subito dopo l’inizio). L’obiettivo proclamato è valutare l’importanza dei contenuti di notizie nei risultati di ricerca e il loro impatto sul comportamento degli utenti.

L’Articolo 15 della Direttiva sul Copyright dell’UE (EUCD) non richiede esplicitamente la raccolta di dati o l’esecuzione di test come quello annunciato da Google, in cui rimuove tutti gli editori dalle property web per l’1% della sua utenza. L’obiettivo principale dell’Articolo 15 è garantire che gli editori ricevano una remunerazione equa per l’utilizzo dei loro contenuti da parte delle piattaforme online.

 

simone
appassionato di seo, linked open data e ambiente